Gli Inuit hanno una trentina di modi per dire “neve”. Gli arabi sfoggiano un vocabolario invidiabile per descrivere i cammelli e la loro attrezzatura. Gli italiani sono imbattibili nel dare nomi alla pasta… A ognuno il suo o, come dicono i filologi, la lingua è l’espressione più diretta di una cultura. Non ci stupiamo allora che i cinesi siano così scrupolosi e creativi nel descrivere le parti della teiera: oltre ai manici e beccucci, le loro pregiate Yixing sono dotate di spalle, pance, alveari, gambi e persino gobbe..!

Per approfondire il vocabolario del tealover, leggi anche “Who is Who” del Cha No Yu e la prima puntata della serie Fare colpo su un tealover italiano.
Fonte
- The Way of Tea: The Sublime Art of Oriental Tea Drinking (2002) di Master Lam Kam Chuen
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