Tè in cucina e nell’arte: i baci di dama al Lapsang Souchong (storia + curiosità + ricetta)

Baci di dama al tè Lapsang Souchong, con due tazzine di tè e una teiera cinese Yixing in secondo piano.

Cari lettori, sono sicura che tutti siate a conoscenza dei rinomati dolcetti chiamati “Baci di Dama”, un gustosissimo mix di biscotti Amaretti, mascarpone e caffè che ben si sostituisce ad una ricca porzione di tiramisù facendoci sentire meno appesantiti ma egualmente soddisfatti. Per i bevitori di caffè tale dessert sembra essere una vera a propria chicca da accompagnare alla propria tazzina di espresso a fine pasto, per coloro che invece si schierano dalla parte dei tealover – o che amano caffè e tè in egual misura – ho provato a re-inventare questa semplice ricetta con un tè ad hoc. Dopo aver passato un pomeriggio a pucciare Amaretti in svariati tipi di tè neri, dal classico Ceylon tea, al tradizionale Earl Grey, ho finalmente trovato il tè più appropriato per la combinazione Amaretto-mascarpone-cacao. Quale? Ve lo racconto con un aneddoto:

Sul finire dell’Ottocento, il cavalier Stefano Vercesi, al ritorno nella città di Tortona dopo un breve soggiorno in Piemonte, portò con sé dei deliziosi biscottini fatti con le nocciole piemontesi. Il cavalier donò i dolcetti alla sua dama, la quale decisa di ammorbidirli con del caffè ed arricchirmi con della crema di formaggio per poter degustarli come dessert. La dama presentò la sua ghiotta ricetta ad un banchetto, e tutti gli ospiti se ne innamorarono. La moglie, colma di felicità e riconoscenza, baciò il marito nel ben mezzo della sala da ricevimento, suscitando lo stupore degli avventori che, deliziati dal gesto romantico, nominarono i dolcetti Baci di Dama. Ne consegue che la signora chiese al marito di procurarle altri biscottini. Il gentil cavalier Stefano Vercesi, non potendo recarsi nuovamente in Piemonte, decise di ritoccare la ricetta dei biscotti sostituendo le mandorle alle nocciole. L’esito di tale rivisitazione culinaria fu tale da venir presentato alla fiera di Milano ad inizio Novecento, venendo così brevettata.

Ma veniamo a noi, cari tealover, che tipo di dama possiamo immaginare capace di rivisitare tale rinomata ricetta con del tè? Dal momento che la miglior combinazione Amaretto-tè che sono riuscita a trovare è stata con tè nero affumicato Lapsang Souchong, ho provato ad associare questa rivisitazione a delle donne-muse-ispiratrici che tanto hanno amato un gran fumatore.

Le muse ispiratrici dei grandi maestri e… fumatori

Amedeo Modigliani, spesso ritratto con in mano la sua sigaretta, ha ritratto tutte le sue amanti senza la pupille, ve ne fu solamente una alla quale ha dipinto gli occhi: l’amatissima Jeanne Hébuterne. O ancora, l’autoritratto con pipa ed orecchio bendato del pittore Vang Gogh è nelle menti di tutti, e fu proprio la sua amata Sien ad ispirarlo, nella povertà della loro dimora affumicata da un vecchio camino dove bruciava il loro amore, come lo stesso pittore scrive nelle sue lettere:

Uno ha un grande fuoco nell’anima e nessuno viene mai a scaldarsi, i passanti non scorgono che un po’ di fumo in cima al comignolo e se ne vanno per la loro strada. E allora che fare, ravvivare questo fuoco interiore, avere del sale in sé, attendere pazientemente – ma con quanta impazienza –, attendere il momento in cui, mi dico, qualcuno verrà a sedersi davanti a questo fuoco, e magari vi si fermerà. A Theo van Gogh, 22-24 giugno 1880.

E per ultima, vi lascio con una musa moderna ad ispirare i vostri dolcetti affumicati: l’affascinante Carol, amata musa dello scrittore Julio Cortázar, anch’esso famoso per il suo vizio del fumo. Con quanto amore questa minuta figura abbracciava il massiccio Julio avvolto nelle sue nubi di fumo in fase di scrittura!

Sentori di fumo e affumicato, insomma, ad avvolgere i baci amorosi delle nostre dame, ma le donne innamorate sanno trasformare l’odore del tabacco in un piacevole aroma: riconoscendo in esso il profumo dell’amato. Le grandi donne non solo sono muse ispiratrici di pittori e poeti, ma sanno aggiungere un tocco di dolcezza anche all’amaro della vita, alla depressione dei loro amati. In questo caso il mascarpone sembra esser proprio un cuore di latte per i nostri Amaretti affumicati! Provate anche voi e diteci cosa ne pensate!

I Baci di Dama rivisitati al tè affumicato Lapsang Souchong

Ingredienti:

  • Una scatola di biscotti Amaretti
  • 250 gr di mascarpone
  • 10 gr di tè nero affumicato Lapsang Souchong (oppure e bustine di tè)
  • Cacao in polvere

Procedimento

  1. Bollite 300 ml di acqua ed mettete le foglie di tè Lapsang Souchong in infusione per 4 minuti (10 gr di foglie circa se avete il tè sfuso, 3 bustine per i più pratici).
  2. Una volta preparato l’intenso infuso immergete uno ad uno gli amaretti (mi raccomando: il passaggio nel tè deve essere velocissimo altrimenti il biscotto si impregna troppo e finisce col rompersi).
  3. Cospargete un biscotto con una piccola dose di mascarpone fresco aiutandovi con un cucchiaino da caffè e poi coprite con un altro biscotto imbevuto.
  4. Disponete i vostri biscottini in un piatto e cospargete con cacao amaro.
  5. Riponete in frigo per almeno un’ora… e poi serviteli al vostro amato accompagnati da una tazza di tè ed un bacio!
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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