Le leggende cinesi del tè

Le leggende cinesi sul tè. Foto di Jurga Po Alessi | Prima Infusione tea blog

Molte leggende cinesi del tè hanno più versioni, che spesso si intrecciano, si sovrappongono e si confondono tra di loro. Ma dietro l’apparente groviglio di scimmie, rocce, alberi antichi, mantelli rossi, imperatori, belle fanciulle, nebbie e nubi si nasconde uno schema unico e semplice, anzi semplicissimo: bere tè e raccontare storie. "Potevo capire perché i cinesi, che non credono in Dio, trovavano piacere nel loro tè", dice lo storico e scrittore britannico Jason Goodwin.

Ladies & Gents, vi presento la CAMELLIA TICINENSIS o tè… pavese! (via Naturalisti Impiccioni)

"Selezionando e facendo riprodurre lungo gli anni le piante che erano man mano sopravvissute ai rigori degli inverni pavesi e le loro discendenti, Pollacci arrivò ad ottenere una varietà resistente al clima padano che chiamò per l’appunto ticinensis, in onore alla città in cui essa era stata sviluppata grazie ai suoi sforzi di coltivatore."

Misurare la temperatura dell’acqua senza termometro? È facile

Bvumbwe White Peony by Satemwa, tè bianco del Malawi

Riscaldare l'acqua alla temperatura giusta è uno dei primi passi per preparare una buona tazza di tè. I verdi giapponesi, ad esempio, amano temperature più basse (50-70 °C), mentre gli oolong, i rossi cinesi, i neri indiani ecc. si preparano con l'acqua più calda... Come si fa, dunque, a capire se l'acqua nel pentolino è a 70 °C piuttosto che a 85 °C senza un termometro? Ascoltando e osservando l'acqua nel pentolino: si chiama il metodo a vista ed è una tecnica che risale ai remoti tempi degli antichi letterati cinesi.

Who Is Who del Cha No Yu: il rito del tè giapponese… in 50 parole!

Chasen, frustino in bambu utilizzato per preparare il te verde giapponese Matcha. Foto di Jurga Po Alessi per Prima Infusione, blog sul tè come lo raccontano i tealover.

Certo che per preparare una buona tazza di Matcha potete fare a meno di questa lista. Eppure leggetela. Per me che delle 50 parole conoscevo forse 5 è stato bello pensare che da qualche parte nel mondo il mio amato tè parli, tutt'oggi, questa lingua misteriosa e sconosciuta. Che dà nome persino ad un bastoncino con il quale l’ospite si serve un dolcetto.